Essere fede..

 ... in Gesù risorto e vittorioso. 
Oltre noi, Gesù, oltre la nostra vita. 
Tu sei venuto.
Tu sei Dio incarnato.
La frase è decisiva.
Tu sei D**, l'Eterno Amore, la Potenza Vivente, l'Oltre, che decide di diventare un essere umano.



Tu sei il figlio di Maria di Nazareth, ma che vive la sua vita come figlio di Maria e di Giuseppe, il quale, da giusto e da umile credente nel Dio di Abramo, ti riconosce e così ti permette di vivere, altrimenti saresti stato ucciso con tua madre nel suo ventre.
Sei il Messia di Israele, sei il suo Re, l'ultimo re di Israele riconosciuto e voluto da D** Potenza d'Amore, e sei il Suo Agnello, deciso fin dalla fondazione del mondo. 
Tu sei l'Agnello di Dio e il suo Sacrificio perenne.
Tu sei la strada, stretta e misteriosa, che ci porta all'Immenso Amore. 
Sei l'unica porta che ci apre D**, Grandezza Amante.
Tu solo ci apri e sei questa meravigliosa notizia che ci apre alla presenza di D** nella nostra vita, e nonostante la durezza del nostro cuore.



Ti sei il Dio incarnato. Ma ancora oggi nelle nostre vite dietro e dentro te.

Ascoltiamo il tuo Vangelo nella testimonianza di Giovanni.

Gv 20,19-31
"La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome
". 



Quello che succede in questo episodio è la tua novità dopo che sei risorto.
Tu sei tra noi e sei vivente, tra noi.
Nella forma che tu chiami Spirito e con il compito di amare come tu ci hai amato.

«Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».


Non ci dai un potere, né istituisci una gerarchia fondata sulla tua Potenza di Re.
Ci dai una azione da fare, una vita da vivere. Continuamente. 
Qualcosa che possiamo fare e vivere solo perché tu sei con noi, come Spirito Santo. 
Silenzioso e presente, sempre a ancora incarnato nelle nostre vite, quindi anche legato a tutte le durezze dei nostri cuori.
Così ai tuoi discepoli riassumi quello che dobbiamo essere, insieme con te: persone di D**, che vivono per perdonare i peccati, esattamente allo stesso modo di come tu li hai perdonati a noi lasciandoti inchiodare sulla croce.

Tu vivi nelle nostre storie e nelle nostre carni, nelle durezze dei nostri cuori.

L'unica prova della verità della tua Risurrezione, cioè della tua vittoria sulla morte per la nostra delizia e gioia, è la bellezza di questo racconto e di questa promessa: D**, Potenza Amante, si fa vita in ciascuna e ciascuno di noi, accettando di incarnarsi nelle nostre carni nonostante le durezze dei nostri cuori che tu, Gesù, cambi a poco a poco.
Per  questo dobbiamo credere senza vedere ed è questo che ci fa beati, felici e allegre.


«Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

Tu ci prometti la vita e ce la regali in abbondanza. Ma senza sciogliere la nostra libertà di scelta e di arbitrio nel tuo amore. Anzi.
Facendo morire il tuo amore in noi e lasciando che sia come seme che germoglia silenziosamente, senza che noi sappiamo come.
Perché non abbiamo meriti nel tuo amore. Solo amore che riceviamo e dobbiamo donare con la stessa generosità con cui lo riceviamo.

Perché tu sei D**.

La Potenza Amante che ci salva.
ciao r

 

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