Il tuo vangelo...

... è la bellissima notizia che D** è amore.





"Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio".

"Ἀρχὴ τοῦ εὐαγγελίου". 

Inizio della buona e bella notizia di Gesù, il Cristo, il Figlio di Dio.
 


... e potrei fermarmi qui, Gesù mio, Sposo e Re.
Perché la ragione, la spiegazione, del perché tu, Gesù di Nazareth, sei la "εὐαγγέλιον", la bella e buona notizia, l'avremo e l'abbiamo sempre e solo nella tua Croce. E quindi. 
Ma solo "e" e poi "quindi" nella tua Risurrezione.
Perché la tua Risurrezione vittoriosa di ogni inferno si vede nella tua Croce.
Ma qui, oggi, qui siamo all'inizio. Archè. Nell'inizio... e nel tuo inizio, in Marco, succede una cosa che succede in tutti i Vangeli.
Sei annunciato.

Mc 1,1-8
"Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaìa:
«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:
egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri»,
vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo»
.".



"Come sta scritto nel profeta Isaia... vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati". Tu sei annunciato.

Tutta la storia di Israele, tutta la Torah, tutta la Bibbia Antica, tutte le popolazioni della Terra, tutta la Natura, tutto l'Universo e i Multiversi ti annunciano, Gesù.
In principio c'è il tuo annuncio. All'inizio ci vien detto che tu arrivi.
Avremo un figlio, ci verrà dato un re, ci sarà per noi il Messia e Redentore.

Da qui, re d'amore, da qui dobbiamo partire ogni giorno.
Perché ogni giorno è quello buono per dire a qualche persona umana che è iniziato, è cominciato il vangelo di Gesù Cristo. E non quello che si legge nelle Chiese delle varie Confessioni cristiane, ma quello che tu scrivi nei nostri cuori con il tuo sangue e la tua vita.

Questo annuncio ha però una forma precisa, si individua da un segno netto: "...era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico...". 
Per segno dobbiamo guarda a una mangiatoia di animali da utilità e lavoro, e a un bambino in fasce.
Non ci sono trombe al tuo arrivo, e i cori che cantano sono silenziosi.
L'annuncio è di un Re Vincitore, ma ci troviamo davanti a una mangiatoia, a un tipo seminudo e scalzo che vive, nel deserto, dove mangia cavallette selvatiche e miele selvatico, dove dorme là dove gli capita.
Il tuo arrivo come Re Vincitore non potrebbe essere annunciato peggio, Gesù mio.

Eppure molti credono a questo curioso e irascibile profeta e molti ci vanno ad ascoltarlo, e volentieri pure, a confessare i loro peccati.

Qualcosa si muove.

Perché dobbiamo prepararci al tuo arrivo, Gesù. Questo è quello che si muove. Il tuo arrivo annunciato, tu che arrivi, finalmente.
E dobbiamo prepararci.
Sento un poco - solo un poco, certo, ma è un "poco" importante - che tutto questo tempo tra la tua incarnazione, vita, passione, morte, Risurrezione, e la sua venuta definitiva sia - esattamente - come questo periodo di Giovanni e della sua predicazione.
Lui sapeva di essere provvisorio, noi un poco meno, ma anche sappiamo che come tu ritorni tutto cambia e non avremo più Templi e Chiese. Perché tu sarai tempio e chiesa, solo tu sarai luogo d'amore e di adorazione vivente a D** Amore eterno.

E lo sei già, peraltro.
 
Perché sei già arrivato come segno di contraddizione, come scandalo, come pietra d'inciampo. Come corpo d'amore e carne e sangue di libertà e dell'unica libertà che noi siamo. La libertà di amare e amarci.
«Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Tu sei  il "più forte" e il "più amato", ed è per questo che hai "vinto il mondo". Perché la tua unica forza è l'amore di D**, l'amore che è quel D** che tu hai chiamato Padre e hai descritto Madre, e questa forza l'hai esercitata tutta e tutti i suoi nemici ti sono caduti ai piedi.
Tutti, sotto quella croce da cui hai dato a ciascuna di noi il tuo Spirito, il Consolatore, l'Amico che ci difende, lo Sposo e la Sposa che ci insegnano ad amare e a godere dell'amore.

Tu, che ci hai battezzate, ma una a una, sempre dalla tua croce, con il tuo sangue e il tuo respiro d'amore. Con un battesimo di fuoco e di Spirito Santo che segna e apre gli occhi e le orecchie e ci fa capaci di tutto.
Cioè di vivere amando.

ciao r




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