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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

Fare il bene e non il male...

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... è fare il tuo amore, Signore. Amarti è il segno del tuo amore, Signore, nostra Eternità amante, Innamorata.  Ma "Amarti" significa "amare l'altra / l'altro che ha bisogno" di me e del mio amore. "Amarti" è sempre e soltanto il frutto dell'amore che sappiamo scambiarci e siamo in grado di donare a chi ne ha bisogno, a chi è ferita, ferito e cerca il nostro farci prossimo e prenderci cura dell'altra, dell'altro. Allora, questo agire verso chi è altra vita da me, questo è il nostro "fare la tua volontà", è questo andare a zappare la vigna, come dice Gesù, tuo Figlio, nel suo Vangelo. Qui è tutta la tua Parola.  Ascoltiamoti in Gesù. Mt 21,28-32 " Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e d

Le priorità dell'amore...

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... sono la Presenza di D**. Diciamo la verità, Gesù, è dura. « Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì... » Il regno dei cieli, e non D** che tu chiami Padre, e noi Genitore e Santità Altissima. Il regno dei cieli. Il regno dei cieli, quindi, è ciò che rovescia e cambia le logiche del mondo umano, è quel luogo d'amore dove si è sempre in tempo per... e, perciò, dove non conta il lavoro che si è fatto, ma conta soltanto di essere stati chiamati a farlo. Sembra la famosa "predestinazione" (troverai la tua strada, quella che D** ti chiede di fare, anche se ti sei perduto e non sai dove stai andando; anzi, è la condizione migliore). Eppure non mi sembra così. Se non altro perché in piazza bisogna andarci, ma poi, comunque, bisogna pure andare a lavorare, anche se per poco. Perchè il tempo a noi sembra poco, ma per D** Padre e Genitore ce n'è sempre abbastanza; purchè si scelga di lasciarlo fare, purché si lasci la propria vita fino a qu

Il perdono è di D**...

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...perché D** è Potenza ad amare. Siamo invitati da te a essere perfetti come il Padre, che è nei cieli.  Ci dici che dobbiamo essere perdono, cioé amore. Un amore che accoglie gli errori delle persone attorno a noi, così come accoglie i nostri errori. Ma noi siamo in terra, Gesù, e noi abbiamo troppo spesso grandi difficoltà a essere soltanto amore. Ma tu lo sai, e questa parabola ci insegna che sull'amore e sul perdono dobbiamo partire da noi stessi, e non dagli altri. Se ci amiamo davvero, allora - davvero - possiamo amare anche le persone attorno a noi. Ascoltiamo la tua voce.  Mt 18,21-35 " Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i

in Gesù e con Gesù...

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  … la comunione – e la comunità – è sempre perdono. Oggi ci dai istruzione sulla comunità. Gesù. Ci dici il come del fatto di stare insieme nel tuo nome e nel tuo amore. Ci racconti alcune cose delle Comunità che vivono nel tuo nome e con/per la tua Parola. Al centro c’è una tua frase famosa, che ci è servita, anche, per coprire molti nostri errori. E molte colpe verso la Comunione tra di noi umani e con te. « Tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo » Bisogna cercare di ascoltarti, dobbiamo fare silenzio per ascoltare la tua voce che ci parla di come si ama, di come D** è soltanto amore nella sua natura eterna e inviolabile. Dobbiamo essere silenzio per ascoltare il tuo amore che ci suona, che suona noi dentro di noi, tutte le sue armonie e i suoi ritmi. Ascoltiamo. Mt 18, 15-20 « Se il tuo fratello commetterà una