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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

Felice colpa, amore ancora più felice

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La colpa e l'amore Lc 24, 1-12 " Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo che bisognava che il Figlio dell’uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno”. Ed esse si ricordarono delle sue parole, e, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria di Magdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli. Quelle parole p

Passione e morte di ...

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La morte di D** ? la nostra vita? Perché devi morire per liberare la nostra vita dal male del peccato? e cos'è questo peccato che ci opprime e ci uccide? Dove è il male che solo tu, Santità e Bontà di Bellezza, elimini dalla nostra vita grazie al tuo sacrificio di Croce? Troppe domande, Gesù. Più semplicemente stamani mi è venuto in testa che abbiamo riempito il mondo con il simbolo della tua morte, con l'icona dello strumento di tortura con cui ti abbiamo dato morte, e, insieme, abbiamo crocifisso a croci molto più reali milioni di persone per il nostro dominio. Quindi sei morto inutilmente? No. Perché ci fai vedere il male e ci dici dove è. Perché sulla tua croce e grazie al tuo amore vissuto libero fino alla conclusione della tua vita, tu liberi ciascuna e ciascuno di noi dal male: cioè dalla pretesa di poter decidere da soli su che cosa è bene e che cosa è male. E ci liberi indicando nell'amore la soluzione: chi ama è libero di amare, e non sceglie

La tua gloria...

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... prima della tua umiliazione è la costruzione del tuo trionfo. Ma che cos'è questa "gloria" con cui ci nutriamo tutti i giorni? che cos'è questa cena pasquale con la quale salutiamo il tuo terribile esodo da questo mondo e il tuo ritorno tra noi, vincitore perché sei stato sconfitto? che cos'è il tuo essere acclamato da una folle che non sa e non vuole sapere chi sei, oltre ai grandi segni che hai dato? Ascoltiamoti. Lc 19, 28-40 " Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: “Perché lo slegate?”, risponderete così: “Il Signore ne ha bisogno”».   Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché

Gesù, una donna, un adulterio e l'amore

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Pare che tu abbia perdonato alla famosa adultera colta in flagrante. Pare.   Perché questo brano è uno dei più scottanti del vangelo, infatti è ipercommentato e plurianalizzato. A testimonianza di un disagio che coglie sempre davanti a questo tuo passaggio. Un passaggio che rimane. Ascoltiamoti. Gv 8, 1-11 "Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, ge

Felictià d'amore

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  Dovremo sempre essere contenti dell'amore: di quello dato e di quello ricevuto. E in realtà mi pare che lo siamo abbastanza. Ma abbastanza, in questo caso, è molto poco; infatti nell'amore è previsto tutto, ma sopratutto ci devono stare tre cose: saper perdonare, saper vivere l'amore verso chiunque ne ha bisogno, saper dire la verità verso se stesse e le altre. Ma questo non sembra essere così facile. Sembra molto più facile, e giusto, odiare e disprezzare, condannare e giudicare, dividere e derubare. Invece non è vero. Odiare è faticoso, amaro, difficile. Odiare è morte. Solo l'amore è vita. Questo è quello che ci dici tu, Gesù.   Lc 15,1-3.11-32 "Si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte