Il principe della Pace ...

... è il re d'Amore.




La tua Epifania, mio Re d'Amore.
Ti fai vedere a tutti, a chi è straniero, come a chi è di casa come colui cui vengono fatti doni come al Re, come al principe della Pace, come a chi tiene le sorti del mondo e le tiene nell'Amore.
Arrivano da lontano a vederti e vedono quel che chiunque vede: un bimbo, in una casa povera, senza alcuna protezione speciale, libero di crescere nell'amore che la madre e il padre gli danno.
Allora, perché?
Perché questo bimbo di nulla è colui di cui hanno scritto le sorti dei mondi e dei popoli?
Cos'è che sposta questi ricchi Re dai loro suoli per farli arrivare fino a quest'angolo di terra?
Dov'è il messaggio che loro vedono e noi non vediamo?
Dove sei, Gesù, mio Re e mio amante?




Mt 2,1-12
"Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese".




Chi ti capisce è il potere maligno dell'umano, del mortale che si vuole immortale e dominante sulle vite delle donne e degli uomini. Il potere umano-diabolico non ti vuole e chiede la tua morte.
La avrà, ma solo passando per la vita, per la tua vita come dono libero alla vita di tutti, alla vita di ciascuno di noi. Come redenzione.
Anche noi ti capiamo e ti vediamo, quando riusciamo a leggerti solo come amore, come dono inspiegabile che arriva alla mia vita e la modifica, semplicemente, donandole uno spessore e una libertà che possono aver origine solo in te, mio Signore e mio Dio.
Allora anche noi ci avviciniamo a te e ti offriamo il nostro oro, quelle ricchezze che sono tue e non nostre, il nostro incenso, quegli onori che solo tu meriti e non noi, e quella mirra, l'ornamento del corpo dell'amata e di chi fa il grande viaggio, olio e balsamo che solo tu puoi indossare e non noi.
E le nostre vite si intrecciano alla tua, come succede a chi si ama.
Fino a costruire il tuo Regno, cioè te stesso, in noi e in ciascuno di noi.




Per amarci come Dio ci ama. Come te: figlio di Dio e re di ogni amore.

ciao r

Vi ricordo che potete scaricare Shekkinah 12 "Notizie da questo Natale" ....


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