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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

La santa Famiglia ...

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... e quelle terrene. Oggi commemoriamo la tua famiglia Gesù. La tua "strana" famiglia, Sposo e Re. Maria tua madre, una ragazza madre, Giuseppe tuo padre un carpentiere paziente e silenzioso, disposto a credere più fermamente ai sogni che alle parole della gente, e del suo clan, di sicuro. Un figlio con un padre legale e con una accusa durissima e cattiva che ti accompagnerà tutta la vita. Un figlio che interrompe il lavoro e la vita del padre, e quindi il legame con tutto il clan paterno e patriarcale, per seguire un Dio misterioso e lontano che tu affermi di conoscere meglio di Mosè. Così, Gesù mio, la tua famiglia è santa certamente, ma è anche una famiglia irregolare, se mai ce ne è una. Irregolare ma solida, legata all'amore. Ecco. Un modello c'è anche in questa tua famiglia così particolare ed è - come sempre con te, amore mio - ed è l'amore. L'amore come dono reciproco che diventa fecondità e speranza concreta. Amore che si incarna, Gesù

Il tuo Natale.

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Natale di nostro Signore Gesù Cristo. Sei nato. E sei felice di essere nato. Capita così, quando si nasce da una madre straordinaria come la tua. Non solo ci si sente desiderati, ma si capisce che si è - comunque e qualunque cosa succeda - si sempre al posto giusto, al momento giusto. Essere accolti da una madre che ti ama e ti lascia libero nel suo amore significa che poi l'amore non ti mancherà mai. E tu non mancherai mai gli appuntamenti con l'amore. Sei nato e sei piccolo. Hai urgenze elementari e sono tutte sul terreno di tua madre, nella conoscenza del suo corpo d'amore. E infine non sono così "elementari", se dal modo in cui sciogliamo queste nostre prime conoscenze dipende, poi, tutto il modo in cui conosciamo il mondo e lo cambiamo. Con te sembra semplice, Gesù mio. Sei Dio. Sei quell'Eterno da cui ogni felicità ha origine e in cui ogni dolore si risana senza perdersi, senza mai essere dimenticato. Così questa faccenda che sei Dio, oltr

Vigilia del Natale di Gesù, nostro Signore e Sposo.

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Buon Natale ---- La nascita di Gesù al mondo -  (Buon Natale a tutte e tutti) Gesù, anche tu sei nato al mondo, anche se sei parte intima di Dio. E sei nato al mondo nel mistero della tua relazione con tua madre. Gesù mio, tu sai tutto e sai come e in che modo hai stabilito la tua relazione con me. Sai anche quanto io sono sordo e cieco. Ma stanotte mi hai dato un suggerimento e io l'ho accolto. Ho provato ad accoglierlo, in questo testo che metto qui sotto. Spero ti piaccia, ma - scusami e perdonami Amico mio - sotto sotto qualcosa del mio cuore mi dice, cantando sottovoce, che ti piace. Ti amo. ciao r Cum òrtus fùerit sol de cælo, vidébitis Régem régum procedentem a Patre, tamquam spònsum de thalamo suo. Betlehem civitas Dei summi, ex te exiet dominator Israel,  et egressus eius sicut a principio dierum æternitatis,  et magnificabitur in medio universae terrae,  et pax erit in terra nostra dum venerit. https://www.youtube.com/watch?v=pc-rFm12qh8

L'attesa e l'ascolto

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Oggi si comincia subito con Luca. La storia la conosci, Gesù mio. Lc 1,26-38 In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò co

Terza domenica di Avvento. La voce.

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Di quale voce si parla? Ancora:  Maria è silenziosa.  La preparazione del suo corpo vita al parto non conosce fretta. Maria ricorre a tutte le sue madri selvagge, ma è pure autonoma, sa regolarsi. Giuseppe è escluso, ma lo sa e accompagna silenziosamente la sua giovane sposa incinta di non sa chi. "Lo Spirito di Dio", gli ha detto un sogno, un angelo sorridente in un sogno. Tuttavia Maria è una ragazza dolce e deliziosa, Maria è una sposa molto forte.  Così andava bene non ripudiarla, come va ancora bene lasciarle gestire questo parto e questo figlio di cui non sanno nulla.  Neppure se sarà quel figlio maschio che si aspettano. E se nasce femmina? Giuseppe sorride: sarà amata da loro allo stesso modo, e di più perché sarà più indifesa. Giuseppe guarda Maria, quietamente indaffarata e ne ascolta la voce e il canto assorto.  In questo Giuseppe è un uomo straordinario e Maria lo sa. E lo ama, forse anche più di quel Dio che l'ha messa incinta e che lei non s

2° domenica di Avvento: Maria e l'uomo selvaggio

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L'inizio, the beginning, Archè, tou euangeliou Iesou Kristou... Ogni inizio è un fine, una fine, e tu lo sai benissimo, Gesù mio, Sposo e amico. L'Inizio di Marco è il segno - la descrizione simbolica accurata - di questa concisa e brusca catena di memorie sulla tua vita terrena che è il "Vangelo di Marco": Principio della bella notizia di Gesù Cristo. Ma qual'è questo principio? Dov'è questo inizio? Maria si sta preparando al parto, sta raccogliendo le forze per farti nascere e accoglierti. Approfitta del silenzio e dell'umiltà discreta di Giuseppe per lasciare sfogo alla Madre Antica, il Dio che l'ha fecondata, e dentro di lei suggerisce di rifugiarsi in una grotta, perché questa tua nascita dev'essere nascosta agli occhi del mondo. Ancora un momento di silenzio. Marco, così conciso, così riluttante, così incerto tra dire e tacere, allora l'Inizio di Marco fa parlare un silenzio, quello dell'Uomo Selvaggio. &quo