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Visualizzazione dei post da ottobre, 2014

... a Cesare e a Dio

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... restituire ... Così ti limiti a farli cadere nella loro trappola, e a ricordare a noi il dovere di restituire. Che cosa? Ma la vita, ovviamente. Avresti potuto adirarti. E invece ti vedo sorridere, come davanti a dei bimbi dispettosi, eppure anche pericolosi; ti vedo sorridere e preparare la trappola della verità. Ma cosa è sucesso? Ascoltiamo la tua voce. Mt 22,15-21 "I farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.  Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».  Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Que

La festa di Nozze.

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Chi è invitato e chi no. Va bene, Gesù, sarò anche di malumore stamani ... e poi non è vero ... ma c'è qualcosa di difficile, di non semplice in questa tua parabola. Adesso la ascolto ancora, detta da te, e poi ti racconto quello che ho sentito nel mio cuore. Ci sono anche un poco di preti, Gesù mio, nel mio cuore e che hanno interpretato questa tua voce, ma tu lo sai e non dai peso a queste presenze. Mt 22,1-14 «Il regno dei Cieli  è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.  Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fec

Le vigne e l'amore Dio

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Parlar d'amore, parlare di vigne. Mt 21,33-43 “Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: