In principio, è ...

Il tempo di Dio.




Perché "era"?
Gesù sposo, perché "en" e non "estì", perché "era" e non "è"?
Il "In Principio" di Dio non appartiene al passato, ma al presente che si fa futuro; Dio è quel presente continuo e attivo che si fa (si perde in?) vita feconda di vita.
Tu lo sai che sono d'accordo con una delle più simpatiche e stupende tue spose: Teresina di Lisiuex.
Questa storia del paradiso dove tutti stanno lì a cantare le lodi di Dio mi sembra terribile.
Anche io, come Teresina tua, mi impegno a trascorrere la mia eternità insieme al Santo Volto di Dio passando da discarica umana a discarica umana, là dove ci sono cuori interessanti, corpi-vite belle per il tuo amore.




Perché a me questa cosa dell'imperfetto non mi piace. Mi piacerebbe metterlo tutto al presente questo bel brano del tuo Giovanni.
Pensa, una cosa del genere: "In principio è il Verbo, /e il Verbo è presso Dio / e il Verbo è Dio. / Egli è in principio, presso Dio ..." e così via.
Ma la tua parola va ascoltata come si presenta, e solo nella sua presenza storica va accolta nelle nostre corpi-vite.




"In principio era il Verbo,

e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato".  (Gv 1,1-18)





Quest'anno è finito Gesù, mio Dio, mio Signore, mio Sposo, e ti ringrazio della vita.
Ti ringrazio della vita anche a nome di quelle persone umane a cui noi, persone umane più potenti e ricche di questi tempi, l'abbiamo tolta o derubata.
Ti ringrazio della vita per le donne, gli uomini, i bambini dell'Africa e dell'Asia che cercano di passare in Europa per poter semplicemente vivere, come hanno fatto i nostri padri "poco tempo fa" secondo i conti di Dio, e ti chiedo perdono per aver massacrato questo tuo dono.
Ti chiedo perdono per la mia parte di inerzie e per le parti di responsabilità che ho in assassinio e strage di esseri umani inermi insieme a Giorgio Napolitano, a Enrico Letta, a Mariano Rajoy, a François Hollande, ad Angela Merkel, a David Cameron, a Barak Obama etc etc.
Ti ringrazio per la vita e l'amore presenti e attivi nella tua grande Cina, patria di tante persone amanti di Dio e in ricerca della presenza del suo Amore, e ti chiedo perdono per il massacro di vite di persone cinesi, che stiamo conducendo, lì e qui, per fabbricare a prezzi più bassi possibili oggettini elettronici di vario genere e tipo. Ti chiedo perdono per l'egoismo di capitalisti e imprenditori di ogni genere e tipo, dai proprietari della Apple a i proprietari delle case di abbigliamento e lusso italiane, che fanno produrre le loro merci da schiavi cinesi costretti al lavoro con ogni sistema mafioso e violento. E questo in Cina e in Italia, e con la complicità di ciascuno di noi.
Ti ringrazio per la pace presenti in Europa e in buona parte del mondo, ma ti chiedo perdono per la guerra, fatta anche (forse sopratutto) con armi italiane, perché in Italia c'è una delle più importanti industri di armi leggere del mondo, la Beretta, ed è con le armi leggere che si fanno le guerre in Africa, in Siria, nel Casucaso, in Asia. Come è sempre in Italia che si fabbricano tra le migliori mine anti-bambino al mondo.
Ti ringrazio per l'amore e la bellezza presenti nelle esperienze cristiane in Russia e ti chiedo perdono perché in quelle esperienze ci siamo appiattiti a servire un tiranno cattivo e angosciante come Vladimir Putin, dittatore che vive nell'omicidio, nel massacro, nella prevaricazione, nella violenza, nel furto, nel saccheggio contro donne, bambini e uomini di Russia, come dei paesi vicini, a iniziare dalla Cecenia e dall'Ucraina.
Gesù amico e sposo.
Ti ringrazio per quest'anno di insegnamento che mi hai ancora dato e ti chiedo perdono per non essere riuscito a far vedere la tua bellezza alle mie studentesse e ai miei studenti. Quella bellezza che da sola colma la vita. Ti chiedo perdono, anche, per l'indifferenza e la stanchezza con cui non mi oppongo più al massacro e alla chiusura della scuola pubblica in Italia, e in Europa, che si sta praticando ormai da vent'anni con precisa coerenza e voluta continuità di linee di  governo, da Luigi Berlinguer a Maria Chiara Carrozza passando per Mariastella Gelmini.
Gesù ti ringrazio per il tuo amore.
Ma questo regalo è troppo al di sopra di qualsiasi cosa io sia e sono e non posso ringraziarti.
Il tuo amore non può essere ringraziato, può essere soltanto regalato.
Tu sei quella ricchezza che deve essere distribuita e divisa perché si moltiplichi, quella vita che deve morire perché possa produrre vita, quell'amore che deve finire perché diventi eterno e sempre capace di fare altro amore.
Perché tu, Gesù amico, sei questa "Grazia e Verità" che orna i balconi sporchi delle nostre corpi-vite e le fanno belle e ricche di luce e di fiori e piante e animali.

 


Perché tu sei la Parola vivente dell'In Principio che si è fatta carne, che ha messo la sua tenda fra di noi, e non se n'è più andata vita.
Perché l'In Principio è vivente.
Perché Dio conosce un tempo soltanto: il presente attivo dell'amore.




ciao r




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