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Visualizzazione dei post da agosto, 2013

Lottatrici per la giustizia.

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La porta stretta Che cosa ci raccomandi, Gesù, mentre sali a Gerusalemme? Che cosa ci chiedi di fare? Che cos'è questa porta stretta dove dobbiamo "sforzarci di entrare"? In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.  Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».  Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.  Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.  Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti

Il tuo fuoco

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Perché Dio è un fuoco divorante. Così conclude, Gesù amico mio, quel "tuo" testo straordinario che è la "Lettera agli ebrei":  "N oi, che possediamo un regno incrollabile, conserviamo questa grazia, mediante la quale rendiamo culto in maniera gradita a Dio con riverenza e timore;  perché il nostro Dio è un fuoco divorante" (Ebrei 12, 28-29).   Conclude, perché dopo questo capitolo ci sono le raccomandazioni finali e il finale appello a quell'amore che non conosciamo, se non attraverso il tuo corpo, quello appeso alla Croce e Risorto con i segni della Croce impressi in eterno "nei polsi, nei malleoli e nel costato" di Dio, il fuoco divorante. Questo tuo Vangelo di oggi ci ricorda l'amore. Quell'amore che divora i corpi e rende irresistibile ogni azione.  Quell'amore che modifica il mondo per farlo adatto a essere contenuto nel mondo.  Quell'amore che ci cambia mentre pretendiamo di cambiarlo.  Quell'amor

Quel che mi chiedi

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Gesù, non so se quello che sento è davvero quello che mi chiedi. Ma quando sento questa tranquillità nel cuore allora non disobbedisco. Per cui rilancio qui, nella nostra postazione, questa mia riflessione in pubblico. Sperando che essa faccia la tua volontà e non la mia. Ti ringrazio per tutto quello che mi stai regalando in questi mesi e spero che qualcosa la stia regalando anche io o, almeno, che molto lo stia semplicemente perdendo da quel vaso rotto e vecchio che sono. Di queste perdite che vanno ad arricchire altre persone più meritevoli di me, ti ringrazio. ciao r L'impossibile "Esame di Coscienza" del signor Berlusconi Silvio e della Chiesa cattolica italiana. Chi conosce la spiritualità ignaziana, e l'esperienza degli esercizi spirituali, sa qual'è l'importanza dell'esame di coscienza giornaliero, come luogo dove raccontare se stessi a se stessi e a Dio, mettendosi "nudi e indifesi" davanti a Dio. Questo signi