Maschio e femmina

Il figlio e il padre.




Gesù,
quale ascolto dobbiamo essere della tua Parola?
quanto la nostra vita (intelligenze, volontà,  sessi, desideri, speranze, carni, mani, felicità, peccati, purificazioni) deve faticare per lasciarsi fare - da te - "la tua vita", per essere "tempio di Dio"?
quanto dobbiamo cambiare per diventare ciò che già siamo "in principio"?




"In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati. 
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. 
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. 
Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato»." 
(Gv 5,17-30)




Gesù mio, del Vangelo di oggi mi ha colpito questo brano.

«In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo». Gv 5,19





Gesù, aiuta il mio ascolto.

Amico mio, tu sei fedele: allora, apri il mio cuore, fallo diventare terra, trasformalo in accoglienza.
Perché qui, in questo passaggio della tua Parola, c'è qualcosa di molto duro - c'è qualcosa che io leggo con durezza - perché il mio cuore è di pietra e non di carne.
Qui c'è qualcosa che il mio cuore non accoglie.
Qui ci sono duemila anni di lettura patriarcale, maschile e violenta, di cui non riesco a liberarmi; qui c'è un nodo che potevi dire in altre parole e dici in queste. Qui credo alle parole che mi vengono trasmesse e non dubito del testimone.
Ma qui c'è una relazione maschio-femmina, uomo-donna, figlio-figlia, padre-madre che non è detta ed è solo indicata.
Qui il mio cuore di pietra non capisce.
Aiutami allora, Gesù Sposo, a farmi terra per poter accogliere il tuo seme, aiutami a diventare vita per gioire la presenza di Dio.

ciao r








Commenti

Post popolari in questo blog

AVVISO importante ALLE LETTRICI E AI LETTORI

Guadagnare

Adesso è il tempo (su "Perfct days" di Wim Wenders)