Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2013

l'amore e il servizio: mani

Immagine
Le mani, le donne, gli uomini: il servizio all'amore. Ecco, tra due giorni, mio Re, accadono due cose, insieme. Il tuo amico Benedetto XVI rimette il suo mandato di Vescovo di Roma e successore di Pietro, e nel mondo viene celebrata la giornata mondiale della preghiera ( http://www.worlddayofprayer.net/ ). Tu sei contento di entrambe, ma non so quanti le ricollegheranno come sto facendo io. Perché la Giornata Mondiale della Preghiera è "questione di donne" che interessa tutti, uomini e donne, mentre le dimissioni di Benedetto XVI è questione di uomini, che interessa tutte, donne e uomini. In più c'è una poesia, sulle mani, e sulle mani delle donne. Quelle mani che hanno più volte impastato il mondo, imparando da te la pazienza e l'amore per fare e rifare le stesse cose affinché l'amore sia sempre più forte nel mondo. I "mestieri" che le donne hanno fatto "governando e rigovernando" la casa e le vite di mariti,

Trasfigurazione ed Esodo

Immagine
La gloria e l'abbandono. Oggi il tuo vangelo e mi ha fatto pensare, Gesù Sposo. L'ho letto e riletto e mi sono chiesto: "e allora?". Certo, qui c'è la tua Trasfigurazione, il momento in cui il Padre, l'Altissimo Dio, ti riconosce come figlio davanti ai tre apostoli preferiti, dice a loro di seguirti e indica - a te e a loro - il tuo Esodo. Va bene. Ma così riguarda solo te e la nostra conoscenza della tua vita. Una cosa "di cultura", per così dire, che però non appartiene alla mia vita. Ti ho cercato, mi hai guardato negli occhi e mi hai sorriso. Poi mi hai portato su quel monte. "In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.  Pietro e i suoi compag

L'amore: aspettare tacendo.

Immagine
Le strade dell'amore: i pluriuniversi di Dio. Gesù mio, Amico e Sposo c'è una tua suora che scrive del nostro bisogno di smettere di usare la parola amore per, invece, farne un poco di più. Sono d'accordo. E pure tu, mi sembra. Ma entrambi preferiamo la precisazione che "l'amore" in qualcuna delle sue possibili salse è l'unico argomento che davvero ci interessa e ci intriga. Con "l'amore" non sbagliamo quasi mai argomento di conversazione. E spesso, per fare amore in qualcuno dei modi possibili è importante (anche) parlarne. Così continuiamo a costruire, con la mia povertà superba e la tua ricchezza umile, la nostra capanna di " ... a / traverso ... (amore: parola, femminile plurale) " . Perché mi hai indirizzato ad ascoltare l'amore in qualcuna delle sue indeterminate, antiche, variazioni di oggi. A cercare di capire, cercando le strade e le vite di carne e cuore di donne presenti nella Rete, che cosa sono

Le tentazioni di Dio

Immagine
Quali sono le tue tentazioni, mio Signore, Eterno Bene, immensa Vita, Vie femminili alle vite? Perché anche tu hai avuto tentazioni? Perché ti sei sottoposto all'insulto del tentatore? Di colui che divide e che non poteva dividerti, te da te e da noi. Ascoltiamo. "In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai

Le strade del Regno

Immagine
La vedova, il generale e l'amore. Dove portano, Gesù Signore, le tue strade? che cosa sono questi camminamenti dove ci inviti? dove ci mandano le viottole che ci fai camminare? come si costruiscono le capanne di rifugio lungo i sentieri ed i tratturi del tuo corpo? come si riconoscono i segni e i sapori, i sentimenti della tua carne e del tuo sangue, che sempre ci regali? Gesù, Sposo e Re, ti parlo come ti ho conosciuto, ma ancora ti conosco con tremore nel tuo nuovo che mi slega e dipana, nella luce che mi rompe e ricuce, nella spada che mi ferisce e cura. Come a Sarepta di Sidone capitò, con il profeta Elia, ad una vedova che non era del tuo popolo. Come  ad un generale siriaco capitò davanti al profeta Eliseo, e neppure vedendolo. Come sei stato tu con Saul di Tarso, vigoroso fedele del suo Dio e pieno di sete di difesa e vendetta per il Nome del Dio di Israele. Saul di Tarso che tu hai fermato, hai slegato dalla sue corde, hai messo nel deserto della tua incertezza,