26 settembre 2011, lunedì della XXV settimana del tempo ordinario

"In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande. 
Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».
Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi»."  (Lc 9,46-50) 
















"Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande»."




Come un bambino.
Inerme, indifeso, inesperto, ingenuo, fiducioso, allegro.
Come un bambino.
Che vuole giocare, che deve imparare, che vuole amore, che deve obbedire, che vuole gioia, che deve dolore.
Come un bambino, tu ci presenti te stesso e Dio, l'eterno Bene.
Quando ti avremo capito nel profondo del nostro cuore ed avremo accettato, nel pieno delle nostre carni, quel che tu ci racconti di tuo Padre amato, allora, mio Re, tu tornerai tra noi. 
Per mostrare la tua vittoria e riscuotere il Regno.
Per consegnarlo e consegnarti al Padre. A Dio.

Perché Dio sia tutto in tutti, tutto ciascuno di noi.
Finalmente.




ciao
r

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