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Visualizzazione dei post da settembre, 2011

30 settembre 2011, san Girolamo

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"In quel tempo, Gesù disse:  «Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.  E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato»." (Lc 10,13-16)  «Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato». Gesù mio, Signore e  Re, tu sei la porta stretta, tu sei il sentiero sul dirupo, tu sei la passerella sull'abisso. Ma rendici capacità di far vedere e di far sentire che oltre la porta stretta c'è la stanza dell'amore, oltre il sentiero sul dirupo si sono le vallate i mari le colline e le montagne del

29 settembre 2011, santo arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele

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"In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».  Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo»."  (Gv 1,47-51)  «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo» Signore Gesù. Tu sei la via verso Dio, l'eterno bene. Tu sei l'unica via verso Dio. Signore, Gesù mio Re, gli angeli ti percorrono per arrivare a noi ed aiutarci nelle nostra strada. Ma tu

28 settembre 2011, mercoledì della XXVI settimana del tempo ordinario

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"In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».  A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».  Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio»." (Lc 9,57-62)  «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». Mio Re, tu non hai dove posare il capo.  L'unico luogo dove tu ti riposi davvero dalle tue fatiche è quando qualcuno di noi ti apre le porte del suo cuore e ti

27 settembre 2011, san Vincenzo de Paoli

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"Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.  Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.  Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio." (Lc 9,51-56)  "Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme". Vai a Gerusalemme e sei determinato.  Hai indurito il tuo volto e sei diventato, nella tua vita stessa e nel tuo bellissimo corpo di uomo, solo volontà di tuo Padre.  E tuo Padre, quel Padre che tu ci stai per regalare,

26 settembre 2011, lunedì della XXV settimana del tempo ordinario

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"In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande.  Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande». Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi»."  (Lc 9,46-50)  "Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande»." Come un bambino. Inerme, indifeso, inesperto, ingenu

25 settembre 2011, XXVI domenica del tempo ordinario

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"In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».  E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli»." (Mt 21,28-32)  "E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio»." 2° lettura: Fil 2,1-11  -|-  Evangelo:  Mt 21,28-32 Ecco, una Par

24 settembre 2011, sabato della XXV settimana del tempo ordinario

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"In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».  Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento. "  (Lc 9,43-45)  "Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento." Signore, non è che oggi siamo molto più liberi, non è che abbiamo capito molto di più. Signore Gesù, certo, lo abbiamo accettato e lo diciamo pure spesso. Dio è morto, Dio s'è fatto uccidere da noi, s'è fatto fare morte per noi, perché noi non avessimo più morte e male. Lo diciamo così spesso che, spesso, ne abbiamo perduto il senso. Invece no. Ti sei consegnato nelle mani degli um

23 settembre 2011, san Pio da Pietralcina

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"Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».  Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno»."  «Ma voi, chi dite che io sia?». Oh, Gesù, Amico mio. Tu sei il Re, il Signore e Dio, il Figlio del Padre Santo, generato da Dio Amore prima di qualsiasi secolo, prima di ogni tempo, prima di ogni creatura. Amore da Amore, Luce da Luce, Libertà da Libertà, Cura da Cura, Sollecitudine da Sollecitudine. Dio da Dio. Tu sei l'Amico che ci porta dal nostro Amante supremo, quel Dio

22 settembre 2011, giovedì della XXV settimana del tempo ordinario

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"In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti».  Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo."  (Lc 9,7-9) «Chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». Gesù mio, Erode è stolto come tutti coloro che hanno il potere e siedono su troni di corpi umani resi morti e di quell'oro che ci rende morti. Ma la domanda che si fa è quella che si fanno tutte e tutti coloro che sentono parlare di te. "Chi è costui di cui sento dire queste cose?", "Chi è questo Gesù per il quale ci sono queste persone che muoiono e queste altre che vivono in modi così impensabili?". Noi, Signore e Re, dovremo rispondere a questa domanda. Noi dovremo essere capaci d

21 settembre 2011, san Matteo

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"In quel tempo, mentre andava via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».  Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori»."  (Mt 9,9-13)  «Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori». Ecco, Gesù mio, chiama me. Fammi imparare cosa significa "misericordia", cosa vuol dire che sei venuto a chiamare me e tutti i peccatori come me