17 marzo 2011, venerdì della XI settimana del tempo ordinario

"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!»."  (Mt 6,19-23) 


















«Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore».






Dov'è il nostro tesoro, mio Re? Dove riponiamo le nostre cose più preziose?
Dove custodiamo i nostri tesori più intimi e più reali? in quali modi vogliamo diventare sempre più ricchi di quelle ricchezze che ci sono davvero indispensabili? 
Signore Gesù, mio Re. 
La tua bellezza si intravede qualche poco anche nel moltiplicarsi dei fiori e nell'accavallarsi dei loro colori e odori. 
La nostra ricerca di bellezza fatica a piedi tra le nostre difficili serenità ed i nostri affidarci l'un l'altra.
Ma solo tu, mio Re e mio Sposo, solo tu ci dai la fonte di ogni ricchezza.
Il tuo amore, figlio dell'Amore: sapienza d'intelletto amante.







ciao

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