21 febbraio 2011, lunedì della 7° settimana del tempo ordinario (anno dispari)

"In quel tempo, [Gesù, Pietro, Giacomo e Giovanni, scesero dal monte] e arrivando presso i discepoli, videro attorno a loro molta folla e alcuni scribi che discutevano con loro.
E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto. Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». E glielo portarono.
Alla vista di Gesù, subito lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava schiumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall’infanzia; anzi, spesso lo ha buttato anche nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo; aiuta la mia incredulità!».
Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più». Gridando, e scuotendolo fortemente, uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù lo prese per mano, lo fece alzare ed egli stette in piedi.
Entrato in casa, i suoi discepoli gli domandavano in privato: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera»." (Mc 9,14-29)










Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo; aiuta la mia incredulità!».


Pezzi di muri, pietre morte, ed un piccolo fiore aperto in uno svolgersi di vita, apparentemente inutile.
Tu ci chiedi fede e noi ti diamo questa "quasi" fede.
Una fiducia misurata, scettica, empirica, razionalista; una fede che chiede ed esige un corrispettivo immediato, altrimenti non se ne parla più.
E nel frattempo nostri figli soffrono, in preda a demoni sordi e muti.
Aiuta la nostra incredulità, Amico mio, aiuta la nostra piccola fede, mio Re.
Donaci la speranza e guarisci la nostra vita dal demone della indifferenza maligna, dal demone sordo e muto del nostro egoismo minore.
Donaci la speranza perché possiamo vivere.
Anche noi, Gesù mio, ti preghiamo così tutti i giorni: aiuta la nostra incredulità, facci creduli nel tuo amore e mai più esperti del nostro odio.
Facci ritornare bambini.
ciao
r

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