30 dicembre 2010, 6° giorno fra l'ottava di Natale

"C’era una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui." (Lc.2, 36-40)


















"Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui." 

Anna vede la luce, e lo proclama. Ma la luce c'è, anche se non è, sempre, facile vederla, semplice accorgersi che c'è.
Bisogna aver bisogno di luce, è necessario soffrire del buio, per cercare la luce, per vederla stare, presente e viva, qui tra noi. A farci vivere. Perché è la luce che ci fa vivere. Quella luce che è Gesù.
ciao
r



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